Hai un’azienda o sei un libero professionista ed hai appena aperto la tua pagina Facebook. Hai invitato gli amici di sempre, posti regolarmente contenuti inerenti il tuo settore ma il numero di fan stenta a crescere e il livello di interazione si mantiene basso. Il motivo? La tua pagina sarà scarsamente visibile se non fai pubblicità a pagamento su Facebook tramite i Facebook Ads.
Un’attività, quella della pubblicità a pagamento su Facebook, ormai essenziale per far conoscere la propria attività online e far acquistare il prodotto/servizio che la nostra azienda offre al pari del più tradizionale Google Adwords. Quello che forse non immagini è la mole di lavoro che sta dietro allo studio, realizzazione e aggiornamento di una campagna Facebook: approcciarsi in modo amatoriale infatti servirà solo a sprecare tempo e soprattutto denaro.
Da dove partire e come analizzare i Facebook Ads e l’andamento della tua pubblicità a pagamento su Facebook?
Nella mia esperienza di consulente web marketing ho visto molte difficoltà nell’individuazione non solo di un messaggio in grado di attirare l’attenzione del potenziale cliente, ma anche del pubblico a cui rivolgersi. Per non parlare poi dell’analisi della campagna. Davvero è tutto così complicato?
A mio parere no ed è per questo che voglio offrirvi 3 consigli che provengono dalla mia esperienza diretta su liberi professionisti, PMI e Startup.
#1 Monitorare il CTR
Se non lo sai il CTR è il rapporto tra il numero di volte in cui l’annuncio è stato visto e il numero di volte in cui è stato cliccato. Maggiore è il valore, minore sarà il costo di visualizzazione dell’annuncio, ma fate attenzione man mano che l’annuncio è visualizzato dal pubblico il CTR tenderà a scendere per effetto saturazione della campagna.
#2 Monitorare il parametro “frequenza” della campagna
Il calo del CTR e l’aumento dei costi della tua pubblicità a pagamento su Facebook sono ben visibili monitorando il parametro “frequenza” della campagna con Facebook Ads, che indica quante volte la stessa persona ha visualizzato l’annuncio. Scoprirai che la tua campagna ha raggiunto il suo fine vita quando il parametro si innalzerà (assieme ai costi di visualizzazione). Come rimediare? Le strade sono due: ampliare il target o realizzare nuove campagne.
#3 Punta su post di “curiosità” e “appartenenza”
L’annuncio che punta sulla curiosità riesce a fermare il flusso di pensieri ed azioni dell’utente spingendolo a cliccare sull’annuncio e garantendo quindi un buon CTR fino alla saturazione del pubblico. Un esempio di annuncio di curiosità? “Hanno ucciso il gatto”.
L’annuncio di “appartenenza”, ad esempip “Sei un avvocato? Ecco come…” tende invece ad essere molto utile per catturare l’attenzione del pubblico individuato ma porta rapidamente alla saturazione.
Il consiglio? Alternarli per ottenere i vantaggi di entrambi.
Da quanto descritto puoi ben immaginare come lavorare con pubblicità a pagamento su Facebook e quindi con i Facebook Ads richiede un monitoraggio continuo dei parametri della campagna per riuscire ad evitare l’effetto saturazione creando via via nuovi visual e copy. Un lavoro certosino, da affidare a un valido consulente web marketing, se si vogliono ottenere importanti risultati. Perché, come la mia esperienza diretta insegna, i risultati con Facebook Ads arrivano se li sai utilizzare.
Foto di Copertina: © BrianAJackson Deposit Photos
Foto articolo: © dolphfynlow Deposit Photos