Abbiamo partecipato al webinar organizzato da SEOZoom con ospite Paolo Calicchio, SEO Specialist e formatore di Moca Interactive, e questo è quello che abbiamo imparato. L’audit SEO è una fase critica per chiunque voglia migliorare la visibilità online del proprio sito.
Un’analisi preliminare efficace può rivelare insidie nascoste e opportunità di crescita che, altrimenti, potrebbero rimanere inesplorate.
L’Importanza dell’audit SEO preliminare
L’audit SEO preliminare non è solo un check-up tecnico; è un processo complesso che richiede un’analisi approfondita delle prestazioni di un sito web su più fronti. Dal webinar, abbiamo appreso che questo tipo di audit si focalizza su tre aspetti principali: l’analisi tecnica, l’analisi dei contenuti e l’analisi della concorrenza.
Checklist per creare un SEO audit preliminare
Creare un audit SEO preliminare richiede un’attenta revisione di vari aspetti di un sito web per identificarne le potenziali aree di miglioramento. Di seguito, una checklist per aiutarti a iniziare:
- Analisi delle Parole Chiave:
- Identifica le parole chiave principali per cui il sito si posiziona.
- Analizza la rilevanza e il volume di ricerca delle parole chiave.
- Valuta la concorrenza per le parole chiave target.
- Verifica della Struttura del Sito:
- Controlla la facilità di navigazione del sito.
- Assicurati che la struttura URL sia logica e SEO-friendly.
- Verifica la presenza di una mappa del sito XML.
- Ottimizzazione dei Contenuti:
- Esamina la qualità e l’originalità dei contenuti.
- Assicurati che le pagine target siano ottimizzate per le parole chiave pertinenti.
- Verifica l’uso corretto dei tag H1, H2, ecc.
- Analisi Tecnica SEO:
- Controlla la velocità del sito e l’usabilità mobile.
- Verifica la presenza di codici di stato HTTP errati (404, 301, ecc.).
- Analizza l’efficacia dell’uso dei dati strutturati.
- Ottimizzazione delle Immagini:
- Assicurati che tutte le immagini abbiano attributi ALT descrittivi.
- Verifica il peso delle immagini e ottimizzali per ridurre i tempi di caricamento.
- Link Building e Link Interni:
- Analizza il profilo di backlink del sito.
- Valuta la qualità e la rilevanza dei backlink.
- Controlla l’ottimizzazione dei link interni e l’uso di testi di ancoraggio pertinenti.
- Sicurezza e Privacy:
- Assicurati che il sito utilizzi HTTPS.
- Verifica la presenza e la correttezza di politiche sulla privacy e termini di servizio.
- (Opzionale) Social Media e Presenza Online:
- Esamina l’integrazione con i social media e l’attività sui principali canali.
- Valuta la coerenza del marchio e la presenza online.
- Core Web Vitals e Usabilità:
- Analizza i Core Web Vitals tramite strumenti come Google PageSpeed Insights.
- Valuta l’usabilità generale del sito, compresa l’esperienza utente su dispositivi mobili.
- Revisione della Concorrenza:
- Confronta il sito con quelli dei principali concorrenti.
- Identifica le aree di forza e debolezza rispetto ai concorrenti.
- Report e Raccomandazioni:
- Compila un report dettagliato che sintetizza i risultati dell’audit.
- Fornisci raccomandazioni concrete per ogni area di miglioramento individuata.
Approfondiamo qualche punto nel dettaglio.
Analisi Tecnica
La prima tappa del nostro viaggio nell’audit SEO riguarda l’analisi tecnica. Paolo Calicchio ha sottolineato l’importanza di assicurarsi che il sito sia facilmente indicizzabile dai motori di ricerca. Questo include la verifica della presenza di file robots.txt e sitemap.xml, l’ottimizzazione della velocità di caricamento delle pagine e l’assenza di errori 404 o redirect errati. Utilizzando strumenti come Google Search Console e Screaming Frog, possiamo identificare e risolvere questi problemi tecnici che potrebbero ostacolare l’indicizzazione del nostro sito.
Analisi dei Contenuti
Il cuore di un sito web è il suo contenuto. Durante l’audit, è fondamentale valutare la qualità e la rilevanza dei contenuti offerti. Calicchio ci ha illustrato come l’unicità, la pertinenza e l’ottimizzazione SEO dei testi siano cruciali per attrarre e mantenere l’attenzione dell’utente, oltre che per migliorare il posizionamento organico. L’uso corretto di parole chiave, titoli, meta descrizioni e tag H1 è solo l’inizio. È importante anche assicurarsi che i contenuti rispondano alle intenzioni di ricerca degli utenti e che offrano valore aggiunto.
Analisi della Concorrenza
Comprendere il posizionamento dei nostri concorrenti nel panorama digitale è vitale. Attraverso l’analisi competitiva, possiamo scoprire quali strategie SEO stanno adottando, quali parole chiave stanno targetizzando e come stanno strutturando i loro contenuti. Questo ci permette non solo di identificare le migliori pratiche del settore ma anche di rivelare gap di mercato che potremmo sfruttare a nostro vantaggio.
Strumenti e Strategie
Il webinar ha evidenziato l’importanza di avvalersi di strumenti SEO professionali come SEOZoom per condurre un audit efficace. Questi strumenti ci permettono di effettuare analisi dettagliate sulle performance del sito, sui backlinks, sulla presenza di parole chiave e molto altro ancora.
Ci si fa pagare l’audit SEO preliminare?
Una delle domande più stimolanti sollevate dal pubblico durante il webinar organizzato da SEOZoom riguardava la remunerazione dell’audit SEO preliminare: “Un audit preliminare va pagato?” La risposta a questa domanda varia in base all’approccio e alla politica dell’agenzia o del professionista che offre il servizio.
Esistono, infatti, diverse modalità di gestione:
- Audit soft a pagamento: Alcuni professionisti offrono un audit SEO preliminare a un prezzo ridotto rispetto a un audit SEO più approfondito, o “deep”. Questo permette ai clienti di ottenere un’analisi iniziale del loro sito a un costo accessibile, fornendo al tempo stesso una fonte di entrate per il professionista.
- Sconto sull’audit completo: In altri casi, l’audit preliminare viene effettivamente fatturato, ma il suo costo viene scontato dal prezzo finale nel caso in cui il cliente decida di procedere con un lavoro SEO più completo. Questo approccio incoraggia i clienti a investire in un audit più dettagliato, percependo il preliminare come un valore aggiunto.
- Audit preliminare gratuito: Alcuni specialisti scelgono di non far pagare l’audit preliminare, soprattutto se si tratta di un’analisi molto veloce, volta a fornire una prima impressione del sito. Questo può essere visto come un incentivo per attrarre nuovi clienti, offrendo loro un assaggio del valore che il professionista o l’agenzia è in grado di fornire.
La decisione su quale approccio adottare dipende da vari fattori, inclusa la politica aziendale, il target di clientela e la complessità dell’audit offerto. Offrire un audit SEO preliminare gratuito o a prezzo ridotto può essere una strategia efficace per instaurare fiducia e aprire la strada a impegni più significativi, ma è essenziale valutare attentamente i propri costi e il potenziale ritorno sull’investimento.
L’audit SEO preliminare è un passo indispensabile per chiunque desideri migliorare seriamente la visibilità e le performance del proprio sito web.
Grazie agli insegnamenti di Paolo Calicchio e all’utilizzo di strumenti adeguati, possiamo ora approcciare questo compito con maggiore consapevolezza e precisione, individuando le aree di miglioramento e pianificando strategie SEO più efficaci.
L’obiettivo finale è quello di offrire la migliore esperienza possibile ai nostri utenti, guidandoli attraverso un sito ottimizzato, contenuti di valore e una presenza online competitiva.