Un articolo non dovrebbe mai iniziare con una domanda… permettetemi per questa volta uno strappo alla regola: perché non sentiamo mai parlare di keyword nella marea di articoli che ogni giorno si leggono sulla SEO? Non interessa a nessuno? È un concetto troppo semplice? Mah.. forse si! Forse… non certamente! L’unica cosa certa è che le keyword rappresentano il vero cuore di ogni progetto SEO, posizioniamo parole chiave del resto, non noccioline!
Ma come ogni elemento fondamentale nel mondo SEO, anche l’approccio alla keyword sta cambiando: l’update Hummingbirds, l’avvento sempre più forte della semantica, lo spostamento del paradigma relativo al posizionamento ad un paradigma molto più in linea con gli obiettivi del cliente ovvero il traffico e le conversioni reali. Il tutto mescolato alla fantastica idea da parte di BigG di inserire il not provided in oltre il 70% degli atterraggi sul nostro sito, così da renderci improvvisamente “ciechi” di come il nostro utente pervenuto dal traffico organico sia realmente caduto (atterrato, inciampato… fate voi…) sul nostro sito.
E allora come fare? Cerchiamo di andare per gradi!
La ricerca delle Keyword: quali vantaggi?
Tramite l’analisi delle keyword sulle quali puntare nel nostro progetto, non siamo in grado solamente di scegliere una direzione verso la quale ottenere la maggior visibilità ma andiamo a fare un’attività che ci permetterà di valutare e ottenere un elevato ritorno dalla nostra azione di marketing sui motori di ricerca. In particolare possiamo analizzare la richiesta effettiva rispetto ad una parola chiave (e di conseguenza ad un bisogno reale) e apprendere molte informazioni sui comportamenti dell’utente nell’approccio ad un sito web o in linea più generale in un portale web.
Inoltre con l’aiuto di comodi tool (quali Ubersuggest, il tool di Adworsds, Semrush, etc… tutti argomento dei prossimi post), possiamo capire gli andamenti della domanda rispetto ad una determinata keyword, comprendere i cambiamenti del mercato di riferimento e di conseguenza avere gli strumenti adeguati per creare contenuti, prodotti o servizi in linea con le richieste reali degli utenti attivi.
Ovviamente “non è tutto oro ciò che luccica”. Nel web, così come in ogni settore, ogni nicchia ha le sue regole e i propri modi di pensiero. L’utilizzo dei tool, unito ad una corretta strategia di studio riguardo alle keyword di riferimento, porterà certamente a trovare le giuste chiavi sulle quali puntare per un determinato progetto. Ma non è certamente detto che le chiavi scelte saranno quelle che aumenteranno le visite al vostro sito e parallelamente aumenteranno le conversioni.
Per poter capire il reale potenziale di una keyword è assolutamente necessario riferirsi alla classica formula del web marketing: “IPOTESI – TEST – ITERAZIONI”. Un progetto SEO o più in generale rivolto alla SEM necessita di una linfa vitale sempre attiva e fatta di studio continuo e prove. Fare un ipotesi grazie all’utilizzo di tool specifici ma anche di studio dell’utente e interviste dirette; fare un test sulle ipotesi e conseguentemente migliorare iterando, iterando e ancora iterando!
Costruire la piramide delle keyword e conoscere la teoria della Long Tail
Da qualche parte si dovrà pur partire no? Ecco allora due semplici strumenti da utilizzare per avere chiara una struttura e gettare le fondamenta del nostro progetto, che solo al seguito di una corretta e attenta fase di progettazione, vivrà una lunga vita di successo.
Piramide delle Keyword
La vera saggezza è meno supponente della stupidità. L’uomo saggio dubita spesso, e cambia la sua opinione; lo stupido è ostinato, e non ha dubbi; egli conosce tutte le cose ma non la sua stessa ignoranza.
Questa frase del Faraone Akhenaton (padre del ben più celebre Faraone Tutankhamon) possiamo portarla tranquillamente ai giorni nostri e nell’attuazione della nostra strategia. Non è semplice capire quali saranno le migliori chiavi da utilizzare e quindi sarà necessario prendere continue decisioni e magari apporre cambiamenti in corsa al fine di migliorare il ROI del progetto. Rimanere fermi sulle proprie idee, anche quando i dati ci sono palesemente contrari, porterà certamente al fallimento.
Quindi come costruiamo questa piramide delle keyword?
Basiamoci su una regola tanto semplice quanto spesso ignorata: una pagina web sarà ottimizzata per un’unica chiave o al massimo qualche chiave molto simile.
Prendiamo un semplice esempio: Hotel a Rimini.
Le chiavi scelte per il posizionamento, a seguito di una corposa analisi, sono le seguenti: Hotel a Rimini, Hotel a Rimini con piscina, Hotel a Rimini con ristorante e servizio in camera.
A prima vista sembrerebbero molto simili. Qui casca il pollo caro lettore… È proprio qui che devi stare attento e iniziare a strutturare per bene la tua piramide. Abbiamo solo 3 chiavi, un progetto reale spesso e volentieri parte da 20, 25 chiavi fino a salire esponenzialmente. Basandosi sulla regola esposta la risposta è molto semplice:
- Punta della piramide: Hotel a Rimini (potrà ad esempio essere la home page del sito);
- Secondo livello: Hotel a Rimini con piscina (potrà ad esempio essere una pagina interna in una determinata categoria “wireless”);
- Terzo livello: Hotel a Rimini con ristorante e servizio in camera (potrà anche essere allo stesso livello gerarchico del secondo livello, ma in una categoria dedicata alle offerte o al ristorante dell’albergo).
La teoria della lunga coda nella SEO
Creata la nostra bella piramide delle keyword ecco la teoria perfetta da applicare per aumentare la mole delle keyword sulle quali investire per ottenere sempre maggiore visibilità: la teoria della lunga coda o Long Tail Theory.
Questa teoria, della quale ha parlato per la prima volta in ambito modelli di business Chris Anderson nel 2004 su Wired Magazine, si basa su un concetto molto semplice: è molto più semplice vendere poche, pochissime quantità di numerosi oggetti unici o meno conosciuti rispetto a vendere tantissime quantità di oggetti molto comuni o “molto famosi”.
In ambito SEO questa teoria si trasforma in un concetto semplicissimo ma al tempo stesso fondamentale: otterrò maggiori conversioni posizionando molte chiavi a lunga coda con elevata facilità rispetto a posizionare poche chiavi altamente competitive.
Veniamo al nostro esempio, volutamente preso in ambito turistico: Hotel a Rimini. Per prima cosa fai un giro veloce in SERP digitando questa chiave: booking, venere, expedia, info-alberghi… quanti hotel reali vedi? Nessuno (non faccio appositamente riferimento alla SERP Universal data dalle Mappe!) a meno che tu non abbia un budget pressoché infinito, ti sarà impossibile entrare in questa SERP!
Ma anche se dovessi riuscire ad entrare quale sarà la conversione dei tuoi utenti? Probabilmente molto bassa. È proprio qua che allora ti viene in aiuto la teoria della lunga coda; hai un servizio particolare? Proponi un’offerta singolare? Punta su questo! Se ad esempio il ristorante del tuo albergo propone una cucina per celiaci, un utente con queste necessità lo cercherà digitando “hotel a rimini con ristorante per celiaci”. Prova nuovamente a guardare la SERP… cosa è successo? ci sono gli Hotel? ma dai! 🙂
Posizionare questa chiave di lunga coda sarà molto più semplice (la concorrenza è di gran lunga inferiore) e il tuo utente, già in fase di ricerca, avrà scremato tantissimo e si aspetterà una risposta ad uno specifico bisogno!
Conclusioni sulla scelta delle keyword
Concludo con qualche consiglio che spero possa essere per te utile:
- Non pensare di essere un fenomeno e di poter posizionare ogni cosa! Valuta attentamente il progetto e fai scelte logiche che ti porteranno al successo;
- Crea correttamente la tua piramide delle keyword prima di iniziare a lavorare sul sito. Avere una strategia correttamente scritta e discussa con il cliente è fondamentale per la riuscita del tuo progetto;
- Osserva il traffico proveniente dai motori di ricerca, monitora le conversioni! Se qualcosa non va non avere paura di cambiare la strada intrapresa;
- Punta alla lunga coda: otterrai sicuramente maggiori vantaggi ad un prezzo assolutamente più vantaggioso!
Ok, io ho concluso… ma tu cosa ne pensi? che strategia adotti nella scelta delle keyword? Condividila con noi! Questa è solo la mia personalissima visione, ti sarei molto grato se mi aiutassi ad aumentare il concetto espresso in modo da dare consigli ottimi a chi si avvicina a questa bellissima disciplina che è la SEO.