Ciao Gabriele, grazie di essere qui su 4Writing. Sei un consulente e ti occupi di SEO, una materia che ci appassiona e che i nostri lettori sono sempre curiosi di approfondire.
Raccontaci un po’ di te: quale percorso hai fatto?
Innanzitutto vi ringrazio per avermi dato questa opportunità di raccontare di me e di ciò che faccio e, soprattutto, di parlare di SEO, che è la cosa che mi interessa di più.
Brevemente: mi sono diplomato nel 2008, nel 2011 ho frequentato i primi corsi e percorsi personalizzati in informatica, sia lato hardware che software avanzato (era una mia passione sin da piccolo). Nel biennio 2012-2013 ho conseguito diverse certificazioni e qualifiche tra cui quelle di tecnico hardware EQF4 e di Amministratore e sistemista di reti Lan.
Conclusa la fase di formazione di base, ho lavorato presso un negozio di informatica, con sede a Potenza, che forniva assistenza a privati e pubbliche amministrazioni. Dopo un po’ di gavetta, spinto dalla curiosità, mi sono approcciato a WordPress, intraprendendo alcuni corsi per lo sviluppo di siti web. Nel mentre, ho avuto la fortuna di leggere alcuni libri dedicati al Web Design, al Graphic Design e, soprattutto alla SEO, che poi è divenuta la mia principale passione, forse perché più affascinante e al contempo complessa (anche se 10 anni fa non lo era poi così tanto).
Mentre studiavo e praticavo la SEO, realizzavo siti internet per progetti personali e successivamente per aziende locali, parallelamente partecipavo ai contest organizzati da Starbytes e da Bestcreativity in qualità di freelance designer; devo dire, con molta soddisfazione, che in quegli anni ho vinto oltre 15 loghi contest nel giro di pochi mesi. I soldi incassati dai contest mi hanno permesso di investire in corsi SEO avanzati: ad esempio, all’epoca partecipai al corso organizzato da SEO Center (Colt Academy).
Nel 2016 ho partecipato al corso “dating money system” di Adriano De Arcangelis, un passaggio che mi ha cambiato la vita (sia lui che il corso). Nel 2017, infatti, Adriano ha intravisto in me un certo talento nella SEO e, spinto dalla curiosità, ha deciso di affidarmi il suo network di siti dating, progetto che ho portato avanti per diversi anni e con molte soddisfazioni. Fino ad allora avevo sempre collaborato mediante contratti a progetto e cose simili.
Nel 2019, Adriano ha deciso di affidare a me la SEO di tutti i suoi clienti, delegandomi l’attività di SEO Manager per la sua agenzia. Tutt’ora collaboro con Adriano, per cui coordino e gestisco profili di diversa tipologia e progetto in prima persona le strategie di SEO On Page e la Link Building dei clienti.
Inoltre, lavoro in qualità di SEO freelance gestendo, al momento, una decina di clienti sia locali che nazionali.
Una domanda difficile: secondo la tua esperienza quali sono i fattori di ranking più importanti per i motori di ricerca?
Per come si stanno evolvendo il web e ancor più i motori di ricerca (e quando parlo di motori di ricerca mi riferisco soprattutto a Google) direi che sono soprattutto 3: contenuti, off site e user experience.
- contenuti di qualità. Mi riferisco alla capacità di soddisfare l’intento di ricerca dell’utente mediante la pubblicazione di una risorsa esaustiva. Parlo di “risorsa” – e non semplicemente di “contenuto” – per una ragione precisa: dico risorsa per intendere l’integrazione di testi, immagini, video, dati strutturati ed elementi vari (prendendo in considerazione le SERP features di Google e i “People Also Ask”). Oggi Google si aspetta che i content creator siano in grado di offrire risposte complete, facilmente fruibili, chiare e, possibilmente, anche in un certo senso piacevoli. Non c’è dubbio che sfruttare tutti i supporti a disposizione, dunque non solo il testo, sia un approccio che offre notevolissimi vantaggi in termini di posizionamento, ma anche di branding.
- Strategie/segnali off site: non mi riferisco semplicemente alla link building, sarebbe limitante e pericoloso soffermarsi solo sulla semplice creazione di backlink in entrata. Per segnali off site mi riferisco anche alle attività di PR e ai Social Signals, che in base alla mia esperienza ricoprono spesso, specie in alcuni settori, un ruolo cruciale per la buona riuscita del progetto. Strutturare una strategia off-page oggi è diverso da qualche anno fa: il valore assoluto del link ormai è molto meno quantificabile, conta tantissimo però la visione generale, la capacità di distribuire segnali sociali in modo armonico ed efficace, la scelta dei canali in cui essere presente, la pervasività dei contenuti off page. Tutti questi sono fattori che un tempo Google faticava a rilevare e a considerare: oggi invece è tutto molto più articolato e costruire un’architettura di digital PR razionale e strategica può fare enormemente la differenza.
- velocità e UX: nel 2023 non si può non parlare dei Core Web Vitals, che incidono (e tanto, secondo me) nel posizionamento organico di un sito web. Pensiamo, ad esempio, ai siti e-commerce, dove 1 o 2 secondi di caricamento in meno possono cambiare, in modo profondo, le vendite e quindi il fatturato prodotto dal sito stesso. Con velocità e user experience, quindi, mi riferisco alla capacità di un sito di rispondere in tempi rapidi ai bot e di offrire al tempo stesso un’esperienza di navigazione appetibile e sostenibile per l’utente. Non è solo una questione di rapidità di risposta, contano anche il livello di interattività del sito, l’accessibilità delle risorse e tutti gli elementi che permettono di offrire una navigazione intuitiva e immediata.
Come identifichi le parole chiave più efficaci per un determinato sito web?
Dipende molto dai contesti. In un e-commerce, è molto importante essere presenti, nel giusto modo, per ricerche a intento commerciale e transazionale. Questo discorso, ovviamente, può contare meno per i siti vetrina e ancora meno per l’ottimizzazione di articoli e sezioni blog.
In linea di massima, comunque, effettuo un’analisi SEO preliminare, un brainstorming, in modo da selezionare, a seconda delle esigenze e degli obiettivi del cliente, un set di parole chiave su cui sviluppare la strategia di content marketing. Analizzo e prendo decisioni in considerazione dei dati che mi forniscono Google Search Console, Google Keyword Planner, SEOZoom (per l’Italia) e Semrush (per progetti multilingua).
Daresti 3 consigli a chi si trova con un calo di traffico improvviso?
Innanzitutto, consiglio di non farsi prendere dal panico e di valutare attentamente l’andamento del traffico da Search Console e da Analytics.
Quindi:
- Informati circa la presenza di un eventuale nuovo Core Update di Google. Se effettivamente è stato lanciato un aggiornamento, attendi 1 o 2 settimane per comprendere se e quanto questo abbia impattato sulle performance del progetto. Analizza attentamente Search Console e Analytics.
- Se sei certo di aver subìto un calo dovuto a una penalizzazione, approfondisci per saperne di più. È un link spam update? Un aggiornamento relativo ai contenuti? La prima cosa da fare è individuare la causa; è inutile correre ai ripari in modo frenetico se prima non è stato definito un piano d’azione.
- Dopo aver appurato di che male soffre il tuo sito, lavora per migliorare la tua strategia di contenuti o di link, partendo dall’analisi dei competitor (top 10 posizionati per una determinata keyword o, in generale, nel settore di tua competenza). Se il tuo sito è sceso mentre gli altri sono saliti, certamente hai bisogno di capire cosa hai fatto di diverso dagli altri: trovata la risposta, sarà più semplice decidere cosa fare.
Qual è stata una delle sfide SEO che hai affrontato negli anni?
Ce ne sarebbero tante, ma ne scelgo una in particolare a cui sono particolarmente affezionato: Rapolla Fiorente, un e-commerce verticale per la vendita di olio d’oliva. Si tratta di un progetto che curo da 3 anni e per il quale mi sento il principale responsabile del successo raggiunto. La loro situazione di partenza era decisamente non esaltante: venivano da uno storico 2017-2020 in cui fatturavano appena 10 mila euro l’anno e sempre dagli stessi clienti; inoltre il sito era praticamente assente su Google, senza strategia, senza link, senza basi strategiche né tecniche, senza nulla.
Mi sono occupato del restyling del sito web e dell’intera strategia SEO, on-site e off-site, letteralmente rivoluzionando lo scenario iniziale. Dopo 4-6 mesi sono arrivati i primi risultati in termini di posizionamento organico e aumento del fatturato. Ad oggi, il sito è considerato da Google come tra i migliori 4 o 5 in Italia per quanto riguarda la produzione e la vendita di olio extra vergine di oliva e l’azienda ha raggiunto oltre 290 nuovi clienti da tutta Italia (con conseguente aumento delle vendite online).
Per quanto riguarda i prossimi mesi, c’è qualche nuova competenza che vorresti approfondire?
Non credo ci sia scelta: per chi lavora nel web in generale, e nella SEO in particolare, aggiornarsi costantemente, meglio ancora se acquisendo nuove competenze tecniche o anche amministrativo-gestionali, è un dovere: dobbiamo restare al passo per essere competitivi e per continuare a offrire ai clienti uno standard professionale all’altezza. Poi fare un lavoro che mi appassiona, sfidante e imprevedibile, certamente mi aiuta e mi motiva a migliorarmi sempre: gli stimoli nella vita sono sempre ciò che fa la differenza.
Nella SEO poi non si smette mai di imparare 🙂
Qual è il canale dove i nostri lettori possono continuare a seguirti?
Di recente ho iniziato a pubblicare risorse quali consigli, guide, tecniche e casi studio su Facebook (Gabriele Rispoli – Consulente SEO), ma pubblico anche su Instagram (gabrielerispoliseo). Vorrei cominciare a farlo anche su Linkedin. Ovviamente potete fare riferimento al mio sito internet gabrielerispoli.it, che oltretutto è reduce da un recentissimo restyling.