Qualche giorno fa abbiamo introdotto il tema delle nuove professioni 3.0 introdotte dal web. Oggi vi proponiamo l’intervista ad uno che di professioni se ne intende veramente.
Cambia il mondo del lavoro e cambiano le professionalità. Come acquisire le competenze necessarie e promuoversi? Come farsi trovare dai responsabili HR? Quali input dare al mercato per affrontare, al meglio, questo cambiamento? Queste e altre sono le domande che ci poniamo spesso.
Oggi ne parliamo con Giulio Xhaet, Founder di “Le nuove professioni del Web”.
Ciao Giulio,
benvenuto in 4Writing la community per gli amanti della scrittura web e dei social media.
Rompiamo subito il ghiaccio..
Si parla tanto di cambiamenti nel mondo del lavoro, si diventa sempre più consapevoli delle potenzialità del web: proviamo a fare un breve escursus sui principali trend e le dinamiche…
Ciao Elena, in estrema sintesi possiamo affermare che il mondo del lavoro, in qualunque settore, si sta digitalizzando, sta diventando mobile e delocalizzato, orientato agli obiettivi e non più agli orari fissi. Dalle scrivanie e postazioni fisse si sta già passando a postazioni flessibili e open space, anche in grandi aziende italiane come Microsoft e Siemens, che hannp dato il kickstart. Il concetto di base é che le nuove tecnologie permettono di avere un intero ufficio dentro un tablet o uno smartphone, ed esistono piattaforme ed apps quali yammer, basecamp ed evernote che sviluppano questo concetto, definito dai più “Smart Working”.
É appena uscito un libro interessante sull’argomento, per chi volesse approfondire: “Il Manifesto dello Smarter Working” di Guy Clapperton e Philip Vanhoutte. Lo smart working porta però con sè un “lato oscuro” da, quale dobbiamo imparare a difenderci: la costante reperibilità sul lavoro, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il mondo digitale, in particolare i social incentivano la possibilità di fondere la nostra giornata lavorativa con il tempo libero, il che porta molti professionisti a sentirsi completamente destabilizzati e stressati oltre il limite. Ecco perchè consiglio spesso ai professionisti: “Be Fast & Be Slow” ovvero sfrutta la velocità dello smart working, ma organizzati ritagliandoti dello spazio “lento”. Giusto per non impazzire.
Chi ti conosce sa che evangelizzi il nuovo codice umanistico, dedicato alle nuove professioni digitali: prova a sintetizzarlo in tre parole per i nostri lettori..
Con Codice Umanistico intendiamo, in Professioni del Web, l’insieme di attitudini, competenze e talenti che permettono ai professionisti della comunicazione, del marketing e della creatività di eccellere nei luoghi della rete di nuova generazione, fatti di persone e relazioni prima che di computer e processori.
Nel libro che hai scritto (Le nuove professioni del Web, Hoepli) citi più volte la parola “attitudine” ma si acquisisce solo alla nascita oppure possiamo formarci?
Un’attitudine professionale é in parte innata, e può essere sviluppata. Se però siamo naturalmente avversi, ad esempio, a lavorare gestendo situazioni in tempo reale e fatichiamo moltissimo a reggere lo stress quotidiano (Real-Time Attitude), sarà difficile per noi eccellere in un lavoro dove è necessario muoversi just-in-time, come nel settore del marketing e della comunicazione digitale. Il punto è non andare contro se stessi e scontrarsi con la propria natura caratteriale.
Quali sono le nuove professioni digitali e in cosa consistono?
Le nuove professioni digitali legate al Codice Umanistico, suddivise per talenti necessari grazie ai quali eccellere sono:
- Content Creator: il creatore dei contenuti crossmediali e partecipativi. Il suo talento è possedere una voce caratteristica
- Content Curator: l’aggregatore delle fonti e informazioni esterne. Il suo talento è la capacità di ricerca e filtraggio
- Community Manager: il portavoce delle comunità di rete. Il suo talento è l’empatia.
- Digital PR: l’architetto delle relazioni. Il suo talento è l’abilità nel networking integrato online-offline.
- Digital Advertiser: lo stratega della promozione. Il suo talento è la capacità di progettazione per campagne multicanale.
- Web Analyst: l’analista dei flussi di traffico. Il suo talento è la capacità nell’interpretare i dati.
- e-Reputation Manager: il guardiano delle conversazioni online. Il suo talento è la gestione degli elementi linguistici e semantici.
- SEO (Search Engine Optimizer): l’ottimizzatore della visibilità sui motori di ricerca. Il suo talento è l’abilità nel testing continuo.
Ovviamente, per chi volesse approfondire, trova tutto nel libro “Le Nuove Professioni del Web” edito da Hoepli.
Come diventare una “professione digitale” e come promuoverla?
Smanettando senza paura in rete! Iniziate cercando in rete, attraverso una banale ricerca su Google. Avete a disposizione migliaia di articoli, ebook, presentazioni, webinar, tutorial, completamente gratuiti. Seguite i personaggi di spicco (i cosiddetti “influencer” di rete) del settore specifico che vi interessa: grazie a loro rimarrete aggiornati sulle tendenze e capirete come muovervi, prendendo spunto dai migliori. Dopodiché, avendo acquisito una consapevolezza sugli strumenti, le piattaforme e le strategie, potreste scegliere un Corso o un Master per affinare le vostre abilità. Io progetto ad esempio Corsi in Ninja Marketing / Ninja Academy e collaboro con il Sole 24 Ore a progetti didattici sempre più mirati. La stessa Professioni del Web sta per lanciare una serie di attività formative in tutta la penisola con l’obiettivo di formare talenti per pmi e startup sul territorio. C’è fermento su questo tema: basta guardarsi in giro e aguzzare l’occhio sullo schermo!
Per concludere diamo un consiglio ai nostri lettori, quando presentiamo la nostra professionalità è bene proporci come semplici fornitori oppure trasferire il nostro plus?
Mostrate decisamente il vostro valore aggiunto in termini di competenze strategiche e creatività: sarà sempre più questo si andrà cercando per lanciar e promuovere iniziative sul digitale. Un consiglio concreto? Create una presentazione-portfolio chiara e sintetica, inserite i vostri lavori migliori mettendo in risalto non chi siete voi, ma cosa potete offrire al cliente: obiettivi, sfide, soluzioni strategiche e creative, risultati argomentati con metriche precise. Insomma, #nofuffa e #beconcrete 😉
Grazie Giulio per la disponibilità,
e per evangelizzare sul mondo web
Grazie a voi, ci si vede presto nelle strade all-line della rete!