Venerdì scorso il mio blog è stato tappa del tour de “I Racconti Depennati”, seconda fatica letteraria della nostra Annarita Faggioni. Ho già avuto l’occasione di esprimere i miei ringraziamenti in merito, e li rinnovo all’inizio di questo post che mi è stato ispirato proprio dall’Hangout del pomeriggio del 22.
Quali caratteristiche dovrebbe avere il blog di uno scrittore 3.0?
Nelle prossime righe cercherò di dare alcuni consigli in merito, sperando che possano essere utili per chi magari sta decidendo in questi giorni di rendere concreta la propria passione per la parola scritta e di “tirare fuori dal cassetto un manoscritto magari lasciato riposare per anni.
Vogliamo cominciare? Bene, non vi resta altro che seguirmi e continuare nella lettura.
Il blog dello scrittore: opere edite e non solo
Uno dei principali obiettivi di un blog è quello di raggiungere il maggior numero possibile di lettori ogni giorno. “Hai scoperto l’acqua calda”, potrà dirmi qualcuno, e io non posso che dar ragione, ma quando si parla del blog di uno scrittore non è sempre così automatico arrivare a questo pensiero.
L’universo della narrativa è spesso lontano dai meccanismi del business blogging, ma alcuni consigli presi da questo mondo possono essere molto utili e altrettanto semplici da mettere in pratica. Uno è appunto quello di coltivare l’interesse dell’utenza, e di farlo magari postando riferimenti a opere inedite, per esempio racconti che possono essere legati a una particolare occasione. Sarà così possibile rendere il blog un contesto molto efficace di coltivazione del proprio personal branding artistico visto con occhi olistici.
Il blog e le considerazioni accademiche
Può essere utile per uno scrittore che decide di aprire un blog il fatto di lasciarsi andare a lunghissime considerazioni accademiche sullo stato del mercato, sui suoi difetti e sulle possibilità di sviluppo? Non sempre. Anche in questo caso, come in molti altri sul web, vale la regola dell’equilibrio e dell’importanza di intrattenere i visitatori, che si trovano prima di tutto in un contesto di espressione creativa.
Il consiglio è quindi di limitare il più possibile questo tipo di considerazioni, magari lasciando in merito la parola unicamente ai lettori con una call to action avente l’obiettivo di creare delle conversazioni nei commenti.
Lo scrittore tra blog e video
C’è il blog dello scrittore e ci sono i social, ma nel primo spazio alcuni contenuti connessi con il secondo universo non possono mancare. Un esempio fondamentale a tal proposito sono i contenuti video, soprattutto quelli legati a eventuali presentazioni live. Lo scrittore 3.0 deve assolutamente curare l’aspetto del visual marketing, universo in cui gli incontri con i lettori rivestono un ruolo nodale.
Cosa ne pensate? Quali altri consigli dareste a uno scrittore 3.0 che vuole aprire un blog?
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3 coomenti
Siamo già al 3.0? 🙂
È difficile capire di cosa dovrà parlare uno scrittore. Se parla solo delle sue opere, non essendo Stephen King, il lettore si stanca. Io mi stancherei.
Qual è il suo mondo? Il suo mondo è quello letterario, quindi è di quel mondo che dovrà parlare.
Riguardo ai video credo dipenda dalla persona. Io non mi trovo a mio agio davanti a una telecamera, quindi li escludo a priori. Ma se qualcuno riesce a essere naturale, perché no?
Ciao Daniele! Onorata del tuo commento 🙂 Tu quali consigli daresti? 🙂
Secondo me è molto difficile progettare un blog per un artista. È come se un illustratore o un musicista dovessero aprire un blog. Cosa pubblicano?
Solo illustrazioni? Non creano coinvolgimento e non emergerai mai.
Solo file audio o video? Idem.
Servono, ovvio, ma integrati al testo.
Il blog per uno scrittore deve essere una continua esplorazione del suo mondo:
– i problemi che incontra nella scrittura
– i temi che tratta
– i libri che legge
Sui temi che tratta, però, c’è il rischio di far diventare un blog generalista.
È un argomento su cui ragiono da un po’ 🙂